INTELLIGENZA? ARTIFICIALE? L’AI CREA?

Le Quattro Stagioni di Vivaldi. Michelangelo, Il Giudizio Universale. Il Paradiso Perduto di John Milton. Il Taj Mahal in India. Il monologo di Shylock nel Mercante di Venezia di William Shakespeare (atto III, scena I). E poi ancora Dante Alighieri, Montale, Molière, Goethe e i trovatori medievali. Un bambino che disegna un drago.

Quando si parla di atto creativo si arriva al nocciolo dell’umanità: la capacità di pensare, visualizzare mondi e immagini dal nulla, al di là di logica e schemi. La capacità di astrazione che porta ad altro, sia esso un mondo descritto in un libro, un quadro, una canzone, una poesia, un nuovo paio di scarpe da ginnastica.

E l’intelligenza artificiale?  Il 9 ottobre 2021 a Bonn, in Germania, un’orchestra eseguì la Decima sinfonia di Beethoven, nota come l’Incompiuta. Grazie all’AI e a un team di musicologi, ricercatori e scienziati, basandosi su alcuni frammenti lasciati dal grande compositore tedesco, l’orchestra suonò i due movimenti mancanti, immaginando come avrebbe potuto essere la sinfonia se Beethoven non fosse venuto a mancare prima di terminare il lavoro. È stato, questo, un atto di creatività?

L’ultimo incontro del ciclo “INTELLIGENZA? ARTIFICIALE?”, organizzato e proposto da Villa Lascaris in collaborazione con UNECON, Università per l’educazione continua di Pianezza, esplora un ulteriore aspetto dell’intelligenza artificiale.

Giovedì 16 maggio alle ore 21.00, con Marco Fracon, direttore di Villa Lascaris e studioso delle tematiche filosofiche riguardanti l’AI, la creatività umana e quella della macchina si confrontano per cercare di capire se e in che modo L’AI CREA?

L’ingresso è libero previa prenotazione all’indirizzo mail  eventi@villalascaris.it

Per sostenere le attività di Villa Lascaris, è gradito un contributo volontario.